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casa del
professore

Luogo
Centro Storico 
Tipologia

Monolocale
Descrizione
Residenziale

Stato
Completato
Anno
2023
Dimensioni
33 mq
 

Committente
Privato
Impresa
A.P. EDIL SRLS
di Antimo Petito

In questo progetto abbiamo voluto reinterpretare il tipico basso napoletano utilizzando materiali e suggestioni prese dalla strada. Dalla finestra della Casa del Professore vedi un quartiere vivo e brulicante e sono proprio i palazzi che fanno da quinta a suggerire colori e texture utilizzati nel progetto. Un spazio interconnesso dove tutte le funzioni sono individuate da bolle cromatiche che ne definiscono i margini.

I complementi d'arredo hanno linee sintetiche bilanciate con forme morbide e senza tempo. In questa narrazione nostalgica trovano posto cimeli di famiglia recuperati da una vecchia soffitta.

prima

Living - nicchie preesistenti
Zona notte - volta
Bagno - finestrino
Bagno - zona lavandino
Bagno - zona sanitari
Cucina e rampa scale
Vano cucina e ingresso bagno
Rampa scale

moodboard

progetto

Casa del Professore è stata una casa difficile, ogni casa ha una sua personalità e qui ci è sempre parso di avere a che fare con un’entità burbera e schiva.

Uno spazio non addomesticato che aveva avuto diverse destinazioni d’uso,

ma mai la cura di un proprietario che l’accudisse e decidesse di vivere in quelle quattro mura i propri momenti felici.

 

Casa del Professore soffre del peso di una strada che le cammina sopra il tetto. Centinaia di macchine e migliaia di passi

al giorno. Napoli è una città stratificata e sotto i nostri piedi spesso si nascondono cunicoli, cantinati e depositi che vivono una vita parallela a quella che noi trascorriamo alla luce del sole.

 

Alcuni spazi, anche se non sottoposti al manto stradale, soffrono questa unicità e hanno bisogno di attenzioni che un appartamento condominiale non ti richiederà mai. Eppure c’è qualcosa che ti dice che stai facendo la scelta giusta, che quello spazio è unico e non respirerai la stessa magia in un appartamento di un palazzo costruito nelle più comode strade residenziali della città.

 

Noi e Federico questo lo sapevamo, ma non nel profondo. Non sapevamo tutte le prove a cui questa casa ci avrebbe sottoposto. Quando abbiamo pensato finalmente di avercela fatta la Casa del Professore è tornata prepotente a ricordarci che aveva ancora bisogno delle nostre attenzioni e della nostra cura. E questo non è successo una sola volta, spesso si è presa gioco della nostra perseveranza, quasi a sondare fin dove saremmo stati disposti ad arrivare.

mobile divisorio alto

armadi di servizio

nicchie decorative

Pianta .png

mobile tv

mobile divisorio basso

cucina lineare

retroletto in cartongesso

Abbiamo vissuto questi momenti di sconforto alternati a slanci di propositività e ingegno, imparando a conoscerla in ogni suo piccolo angolo. Abbiamo tracciato una mappa dei sui punti più fragili e attraverso un’attenta monitorazione stiamo sanando quelle ferite giorno dopo giorno.

Ora possiamo dire con certezza che ha iniziato a vivere una sua autonomia. Ci sono persone da tutto il mondo che la scelgono ogni giorno e portano un po’ di quella multiculturalità che da sempre Napoli offre a chi percorre i suoi vicoli caotici, colorati e rumorosi.

 

Casa del Professore è nata per ospitare viaggiatori. In un’epoca in cui il turismo aggressivo ingloba pezzi di città senza avere alcuna pietà di chi quelle strade le percorre da una vita, noi abbiamo deciso di fare una scelta controcorrente. Invece di privare a qualche storico inquilino della propria casa abbiamo dato a una casa storica, che non era stata mai vissuta, la possibilità di avere mille inquilini.

E abbiamo deciso di raccontare ad ognuno di loro una storia che gli permetta di sentirsi parte di una narrazione famigliare che vuole tenere conto del passato per poter costruire il futuro.

Una storia che attinge ad aneddoti e personaggi della vita che diventano i protagonisti di questo nuovo capitolo.

 

Il racconto parla di un emigrato al contrario che dal nord approda in un sud accogliente e disordinato dove sceglie di insegnare agli scugnizzi del quartiere.

Gli oggetti che abbiamo selezionato vengono dalla soffitta di casa dove spesso conserviamo cose che non sappiamo quanto un giorno saranno utili. Un giradischi, le foto in bianco e nero di una Napoli ottocentesca, una chitarra che un tempo suonava e una vecchia macchina da scrivere.

Sapere che queste cose hanno attraversato il tempo per essere nuovamente vissute oggi, ci solleva. Tutto trova un posto se abbiamo la pazienza di aspettare.

E il nostro lavoro spesso è avere lungimiranza e pazienza quando adesso la velocità sembra aver accelerato drasticamente le nostre vite.

Dalla finestra della Casa del Professore vedi un quartiere vivo e brulicante che scalpita, un primo piano che si affaccia su un

un crocevia di strade e di persone che sembra un palcoscenico vibrante. Un biglietto per assistere allo scorrere diverso e sempre uguale della quotidianità. Immerso nella contemplazione, alzando lo sguardo puoi rintracciare il punto di fuga di questa bellissima scenografia. La certosa di San Martino si impone con il suo profilo sulle strade strette che ambiscono a captare la luce ostacolata dai palazzi.

 

Proprio i palazzi che incorniciano la vista su San Martino sono l’ispirazione che consente di comporre la tavolozza di colori del progetto. Toni caldi e terrosi che dipingono il centro storico di Napoli ed entrano all’interno dell’abitazione colorandone le superfici. Un luogo interno che si apre sulla strada permettendo allo spazio di ampliarsi e moltiplicarsi attraverso una connessione con l’esterno.

 

L’appartamento è costituito da un monolocale voltato a botte sito al primo piano. Una piccola porta a quota strada si apre su un

ingresso attrezzato che conduce al piano superiore mediante una scala.

Le superfici sono rese irregolari da texture materiche e le ceramiche selezionate per i rivestimenti evocano i disegni delle maioliche tradizionali. Lo spazio unico si frammenta attraverso bolle cromatiche che identificano i diversi ambiti funzionali della casa. Il bianco utilizzato sulla volta e negli arredi permette alla luce di rimbalzare raddoppiandosi.

Il pavimento preesistente che evoca una pietra chiara ci ha guidato nella scelta della direzione artistica: Un legno scuro e caldo compensa il bianco più freddo e contemporaneo, Donando profondità e carattere in punti strategici.

Linee sinuose bilanciano forme più rigorose in un rincorrersi di passato e presente che consente di vivere uno spazio odierno contaminandolo con la storia antica che fin da subito ci ha ispirato.

dopo

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video

Videointervista Inter-nos #1

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